giovedì 30 dicembre 2010

BAVARESE AL CIOCCOLATO

Non avete ancora alcuna idea per il dolce dell’ultimo giorno dell’anno ? Avete deciso di invitare tanti amici ed allestire un buffet ? O andrete a casa loro e vi dovete occupare del dolce ?  Ecco la proposta  di un classico, ma presentato in un piccolo bicchiere J.
Se avete seguito il mio consiglio di ieri, ovvero ripassare le basi del “Paciugo a modo mio“, l’esecuzione sarà facile e veloce. Ok, allora procediamo. 

Ingredienti per 8/10 bicchieri
3 tuorli
3 cucchiai rasi da minestra di miele millefiori
60 gr zucchero semolato
300 ml latte
2 fogli di gelatina
300 ml panna da montare
4 cucchiai da minestra di cacao amaro in polvere di ottima qualità o cioccolato fondente
panna da montare
dragees

In una pentola per bagnomaria sbattete i tuorli con lo zucchero e il miele.
Sciogliete la gelatina nel latte caldo e, passandolo attraverso un colino, versatelo nel composto di uova.
Cuocete a fiamma bassa, mescolando continuamente, fino a quando la crema non velerà il cucchiaio: occhio a non farla impazzire (ovvero non deve bollire) altrimenti sarà tutto da rifare.
A fine cottura aggiungete il cacao, passato attraverso un colino e amalgamatelo bene. Per chi preferisse utilizzare il cioccolato al posto del cacao non c’e’ alcun problema, ma prima dovrà scioglierlo a bagnomaria.
Togliete la pentola dal fuoco, immergetela in acqua fredda e, sempre mescolando, fate raffreddare la crema.
A questo punto, se lo desiderate, potete aggiungere una nota liquorosa versando nella crema un po’ di brandy.
Montate la panna e mescolatene una piccola parte alla crema. Poi amalgamate delicatamente, dal basso verso l’alto, il resto della crema alla panna.
Versate la crema nei bicchieri e metteteli a riposare in frigo per almeno 5 ore.
Io ho scelto dei bicchieri cilindrici di piccolo formato, ma vanno benissimo anche altri tipi, quello da martini è molto scenografico.
Per ultimare il decoro versate una generosa spruzzata di panna montata (il mio sifone è un grandissimo aiuto J, vi racconterò di lui in un’altra occasione) e poi una dragee  o qualche altro topping, magari delle piccole stelline di zucchero , le ho trovate durante un viaggio in Austria, curiosando per i loro supermercati. Grandi scoperte … e ovviamente tanti acquisti J J J

Per gli auguri ci sentiremo domani, io e la mia sorellina vogliamo farveli insieme.
Ciao Liz

mercoledì 29 dicembre 2010

I PICCOLI CANNOLI SALATI

Li ho imparati al mio primo corso di cucina, tenuto da una signora dalla creatività davvero unica.

E’ stata una grandissima fortuna poter partecipare a tante altre sue lezioni, mi ha dato parecchi spunti  e ogni volta che propongo una sua idea, in alcuni casi leggermente rivisitata,  è sempre un grande successo.

Questi cannoli ricordano certamente il classico pasticcino dolce, ma in realtà sono molto piccoli e racchiudono una crema salata.
Sono molto azzeccati per un aperitivo, per l’ultimo dell’anno direi che sono perfetti, magari vestiti a festa, dentro ad un pirottino color argento.
Vi propongo solo due farciture, molto semplici, in modo che possiate dedicarvi alla preparazione dei piccoli involucri. 

Solo due parole e qualche foto per chi non conoscesse l’attrezzo per fare i cannoli: si tratta di un cilindro di alluminio e ne esistono di diverse misure. Questi cilindri sembrano chiusi, ma in realtà non sono sigillati per la loro lunghezza; in questo modo, facendo una leggera pressione con le dita a metà del cilindro, i suoi lembi si sovrappongono ulteriormente e il cannolo cotto può essere sfilato con facilità.
Per pulirli è meglio utilizzare un panno leggermente inumidito, evitate di immergerli nell’acqua perché si ossidano facilmente.
Ecco le varie taglie, si parte da una “prima scarsa” per arrivare ad una “extra large” !!!

Ingredienti: per la quantità decidete voi
Pasta sfoglia: quella confezionata va benissimo, ma se la sapete fare….meglio !!! (io non sono tra questi …prima o poi ci proverò)  
Prosciutto cotto – Robiola - Ricotta
Pesto genovese - Formaggio tipo Philadelphia - Olio

Come vi ho già detto, al momento vi propongo solo due farce, anche se ne avrei  in mente diverse, ma non posso mica giocarmele tutte con questi dolcini salati ? J 
Una è simile alla “Spuma di prosciutto” postata alcuni giorni fa, ma senza panna. Tritate finemente il prosciutto con il mixer, trasferitelo in una ciotola ed aggiungete la ricotta, poi la robiola ed amalgamate molto bene.

In un’altra ciotola mescolate il formaggio tipo Philadelphia con il pesto e un po’ di olio.

Trasferite i due composti in un sac à poche e metteteli in frigo.
Per questi cannoli, con l’apertura molto piccola, consiglio di utilizzare l’apposito beccuccio, ha la base come gli altri, ma la punta assomiglia ad una cannuccia. Diversamente andrà bene anche il classico a stella, ma dovrete stare più attente a non far fuoriuscire la crema.


Ora prepariamo i cannolini: la loro taglia è assolutamente la “prima”, ovvero cm 3 x 2.
I cilindri da utilizzare sono quelli con diametro cm 1.
Tagliate la pasta sfoglia in strisce di circa 1 cm.
Io utilizzo la punta di un coltello e, per cercare di non fare delle linee storte, appoggio un mattarello che mi aiuti a tracciare delle belle rette.


Sulle due estremità del cilindro avvolgete la striscia facendo almeno 3 giri: durante ogni giro dovete leggermente sovrapporre le strisce. Arrivati al terzo giro, fate aderire bene il punto terminale della striscia altrimenti durante la cottura, gonfiandosi, tenderà a staccarsi.


Cuoceteli in forno caldo a 200° per circa 10 minuti. Sono pronti quando saranno dorati e sentirete un buon profumino. Fateli raffreddare bene e poi sfilateli dai cilindri. Non fatelo quando sono ancora caldi se volete evitare qualche ustione alle dita, causa cilindri incandescenti !!!
Possono essere preparati anche alcuni giorni prima, l’importante è conservarli chiusi in una scatola di latta.

Poco prima dell’arrivo degli ospiti farcite i piccoli cannoli e metteteli nei pirottini.
Nel post della spuma di prosciutto non vi avevo segnalato un dettaglio, che mi ha fatto notare una mia nipotina: quando la farcia viene fatta in anticipo e si fa riposare nel frigo, raffreddandosi diventa piuttosto dura e, al momento di utilizzare il sac à poche, risulta più faticoso farla uscire. Levatela quindi dal frigo 30 minuti prima: il tempo varia a seconda degli ingredienti della farcia e della stagione, per quelli che contengono la panna a volte 30 minuti è troppo. 

Anche oggi niente auguri… ho ancora in serbo una sorpresa….
Vi suggerisco di ripassare la base del “Paciugo a modo mio” (post dell’ 11 dicembre) perché potrebbe servirvi J
Ciao
Liz

martedì 28 dicembre 2010

BON BON AL CAFFE’

Oggi una ricetta veloce veloce, se voglio darvi qualche altra idea per il 31 dicembre devo assolutamente mettermi ai fornelli J

Questi dolcini sono perfetti per concludere una cena o per accompagnare le quattro chiacchiere sul divano, sono semplicissimi e possono essere preparati in anticipo.

Ingredienti per 30 bon bon circa

100 gr cioccolato fondente
100 gr nocciole tostate
80 gr zucchero a velo
1 noce di burro
2/3 cucchiai da dolce di caffè freddo, non zuccherato
zucchero semolato
pirottini

Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Tritate grossolanamente le nocciole nel mixer.
Grattugiate il cioccolato finemente: io utilizzo la grattugia della Microplane,  è davvero fantastica. Non la conoscete ? Beh, vi consiglio di metterla nella vostra lista dei desideri (non c’e’ una calza della Befana da riempire ?) e vedrete che, come me, non potrete più farne a meno. 
Trasferite in una ciotola il cioccolato, le nocciole, lo zucchero e il burro ed amalgamate bene: se lo farete con le mani sarà più semplice.
Aggiungete infine anche il caffè e incorporatelo al composto.
Con i palmi delle mani formate delle piccole palline. Cercate di farlo velocemente perché il calore delle mani tenderà a far sciogliere il composto. Se dovesse succedere (e  verso gli ultimi bon bon succederà), trasferitelo in frigo per alcuni minuti.
Passate poi le palline nello zucchero semolato e sistematele dentro ai pirottini.

Volete preparate i bon bon alcuni giorni prima ? In tal caso trasferiteli in frigo senza passarli nello zucchero semolato. Si conservano per alcuni giorni.
Un consiglio: tirateli però fuori dal frigo almeno un’ora prima di servirli e ovviamente ricordatevi di passarli nello zucchero semolato e di trasferirli  dentro ai pirottini. 

Vi siete accorti di alcune angeliche presenze ???
Sono delle creazioni di Vale, Angioletti fatti utilizzando dei pirottini di carta !!! 

A domani
Liz


lunedì 27 dicembre 2010

COUS COUS “MILLE E UNA NOTTE”


Avete già pensato a cosa cucinare per l’ultima notte dell’anno ? Io un’idea potrei suggerirvela...
Ho preparato questo piatto poco tempo fa per portarlo a casa di una mia carissima amica che, come ogni anno, per gli auguri di Natale raduna a casa sua un gruppo di affiatatissime amiche e suggerisce un tema.
Mi piacerebbe raccontarvi anche dei temi degli anni passati, ma oggi sono un po’ di fretta… vi dico solo che è un appuntamento imperdibile e anche quest’anno, nonostante il freddo e la neve, non potevo assolutamente mancare.
L’invito per questo Natale è arrivato a settembre !!!! Abbiamo avuto parecchio tempo per decidere come agghindarci, perché nulla è lasciato al caso J e cosa portare di succulento per questa fantastica serata ….  la serata MILLE E UNA NOTTE !!!!
E’ una ricetta semplice e veloce e può essere preparata anche il giorno prima anzi, se la preparate il giorno prima sarà più gustosa. Quello che la rende particolare e richiede un po’ più di impegno  è sicuramente la presentazione, ma vogliamo chiudere l’anno con un misero piattino ????

Ingredienti:
Cous cous
Zucchine
Cipolle dolci
Melanzana ovale
Carote
Ceci in scatola (o secchi per chi ha il tempo di ammollarli -una notte intera- e cuocerli)
Peperoncino fresco
Olio e sale

Per la presentazione:
Piatti piani di cartoncino (colore oro o vedi “nota più sotto”)
Taglia biscotti a stella di diverse misure
Matita a punta fine
Filo di ferro finissimo (colore oro o vedi “nota più sotto”)
Cutter
Colla calda
Bicchieri plastica tipo flute (colore rosso o vedi “nota più sotto”)

Per quanto riguarda gli ingredienti non ho specificato alcuna quantità perché dovrete regolarvi voi, a seconda di quanto cous cous dovrete preparare.
Tagliare le verdure a dadini: quando dico dadini intendo dei pezzetti veramente piccoli piccoli piccoli.
Per la melanzana recuperare solo la parte viola (dividerla a metà per il lungo e togliere la polpa) per le zucchine tagliare solo la parte verde.
Privare i ceci della pellicina.
In una larga padella mettere qualche cucchiaio di olio, versare la cipolla e il peperoncino tagliato a pezzetti e far brevemente insaporire: dopo pochi minuti versare le altre verdure e farle saltare.
Le verdure non devono assolutamente stufare, ma devono rimanere croccanti.
Quando saranno quasi pronte, salare e togliere dal fuoco.

Cuocere il cous cous seguendo le istruzioni riportate sulla scatola.
La marca che ho acquistato io dice testualmente:
 “Far bollire l’acqua (80 ml per 70 gr di cous cous) in una pentola capiente, quindi salare.
Spegnere il fuoco e versare nella pentola un po’ di olio, quindi aggiungere il cous cous.
Sgranarlo con i rebbi di una forchetta, coprire col coperchio e lasciare riposare per 5 minuti.” Secondo me meglio 10 minuti.

Dopodiché versare le verdure e mescolare bene.
Nel caso fosse troppo asciutto, aggiungere altro olio e rimettere qualche minuto sul fuoco per farlo insaporire bene.
Il piatto è pronto !!!

Ora viene il bello … scherzo J … vi racconto come procedere per realizzare la presentazione. C’e’ anche qualche foto che spiega meglio il procedimento, ma niente paura perché è facilissimo !!!

Capovolgete il piatto di cartoncino e con la matita e i taglia biscotti disegnate le forme delle stelle.
Con il cutter, a mano libera, incidete le sagome e recuperate le stelle.
Tagliate dei pezzi di filo di ferro, di diversa lunghezza.

Con la colla calda accoppiate le stelle, ovviamente della stessa misura, mettendo all’interno il filo di ferro.
Raggruppate 3 o 4 stelle, di diversa misura, avvolgendo insieme i fili di ferro.

Per la base ho utilizzato dei bellissimi dischi, usati soprattutto da alcune pasticcerie di un certo livello per mettere in bella mostra piccoli capolavori dolci. Non so se li troverete così facilmente, io li ho acquistati dal mio fornitore di fiducia parigino J
Potete comunque ricavarli sempre dai piatti di cartoncino: saranno meno spessi,  ma dovrebbero andare bene comunque.
Fate un piccolissimo foro,  infilate i fili delle stelle e fissateli sulla parte di cartone con un piccolo pezzo di nastro adesivo trasparente.

Riempite i flute con il cous cous, pressandolo bene e, se fatto il giorno prima, riponeteli nel frigo.
Ricordatevi però di toglierli parecchio tempo prima di servirli perché il cous cous dovrà essere servito a temperatura ambiente.
Per tenerli in piedi nel frigo non ho utilizzato la base di plastica dei bicchieri,  perché non mi sono sembrati molto stabili, ma li ho infilati dentro a dei bicchieri di vetro.

Per presentarli sulla base: appoggiate il disco con la parte oro rivolta verso l’apertura del  bicchiere e capovolgete. Sembra una banalità, ma  se non fate in questo modo rischiate di perdere il cous cous per strada …scivola dal bicchiere in un secondo !!!


Questa ricetta è ideale per un buffet, messi insieme su un bel vassoio e con il bicchiere che protegge il contenuto possono già essere posizionati nel primo pomeriggio. 

Ecco la “nota più sotto”
Come vedete ho intonato bicchieri e i decori con i colori che più mi ricordano il Natale, assolutamente oro e rosso, ma per l’ultimo dell’anno  una presentazione sui toni del blu e dell’argento trovo sia molto chic.

Non avete tempo per tutta la presentazione MILLE E UNA NOTTE ?
Peccato !!! Almeno acquistate i flute !!! Anziché intagliare le stelle acquistate quelle già fatte, vengono chiamati “confetti”. Mi raccomando però, non sono commestibili !!! mettetene qualcuna solo sul vassoio di servizio.
Non vi faccio ancora gli auguri perché nei prossimi giorni ho ancora qualche idea per voi…
A presto
Liz

giovedì 23 dicembre 2010

IL PANETTONE VESTITO


Non sempre si ha il tempo per confezionare un panettone farcito o decorato a puntino, soprattutto quando ci si dedica per diversi giorni alla preparazione di tanti piatti per il grande pranzo di Natale.
Però il panettone ha sempre un posto d’onore, è comunque uno dei protagonisti della fine del pranzo. Ecco un’idea, presa da un inserto di una rivista di tanti anni fa, secondo me è originale, veloce e richiede poco impegno.
Per chi ha dei bimbi che collaborano in cucina sarà molto divertente coinvolgerli in questa creazione.

Che cosa occorre:
1 panettone milanese da 500 gr (per il busto)
1 panettone milanese piccolo (per la testa)
1 piccola carota (per il naso)
caramelle (per naso e bocca)
cartoncino nero o un piccolo cappello di lana
1 rametto di agrifoglio (per il cappello)
gommoni o bottoni di zucchero (per i bottoni)
1 piccola sciarpa di lana (se vi avanza un calzino di lana ….)
1 piccola scopa

Non credo sia il caso di spiegarvi il procedimento perché dalla foto si dovrebbe capire anche se, ahimè, non è delle migliori, ma è stata presa da vecchi archivi….
Se proprio non riuscite a recuperare la piccola scopa, andranno benissimo anche dei  rametti di legno, legati insieme.
Per fissare gli occhi, la bocca e i bottoni utilizzate la glassa (mescolate zucchero a velo con un po’ di albume e 1 goccia di limone)
Non dimenticate la neve !!! Pioggia di zucchero a velo a volontà J

Questo panettone può essere decorato anche il giorno prima (domani va benissimo J) l’importante è richiuderlo nella sua confezione originale, per evitare che perda la  fragranza.
Cappello, carota e sciarpa li metterete poco prima di servirlo, idem per lo zucchero a velo.

Buon lavoro
Liz


LA TAVOLA DI NATALE

Giusto ieri si parlava di country chic... avete letto il post  “ le corone di pigne” ?
Vi presento la mia tavola di Natale appunto chic & country J

Bicchieri di cristallo, posate e piattino per il pane d’argento, piatti in porcellana Coté Maison, tovaglietta all’americana con tovagliolo in tinta e un gran bel fiocco d’argento.


Per un romantico tete à tete


Il tovagliolo visto da vicino: se avete diversi ospiti e volete decidere personalmente  dove si dovranno accomodare, potrete fissare una piccola etichetta con il nome.


Per tornare al post di ieri: se utilizzate come centrotavola le ghirlande di pigne porta candela, vi suggerisco di scegliere la candela color avorio o della stessa nuances del tovagliolo.

Buona serata
Vale


LE CORONE DI PIGNE

Alcuni post fa vi avevo parlato di una corona composta da tante pigne, legate tra loro.
Farla è molto semplice, troverete comunque alcune foto che spiegano le fasi più critiche.
Di certo avrete già allestito i vostri addobbi natalizi e pensato al decoro della tavola… chissà, magari è un ‘idea che potrebbe piacervi e tornarvi comunque utile per il prossimo Natale.

Materiale che vi occorrerà:
E’ un tipo di pigna che si presta benissimo per qualunque lavoro, per fare questa corona è perfetta.
Il quantitativo e la dimensione delle pigne dipendono dalla grandezza della corona che vorrete realizzare.
Se vi capitasse di fare qualche giretto per i boschi non perdete l’occasione di raccoglierle perché una piccola scorta può sempre tornare utile J

Filo di ferro zincato misura 0,90
Fettuccia rossa
Colla a caldo
Vinavil
Sale fino
Candele rosse

Tagliate un pezzo di filo di ferro: io vi consiglio di tenervi su una lunghezza generosa piuttosto che decidere di risparmiare e poi ritrovarsi con una mini corona.
Piegate il filo a metà e, nel punto della piegatura, fate un occhiello. Questo filo, pur essendo di un certo spessore è morbido e si lavora con estrema facilità.
Posizionate la pigna tra i due fili e, incastrando bene i fili sui “petali” bassi della pigna (così da nasconderli), portarli uno dalla parte opposta dell’altro: sapete tutti come si fanno le trecce ? Bene ! il procedimento è lo stesso solo che, anziché avere 3 fili, ne avete solo due e, al posto del terzo filo centrale, avete la pigna. Comunque ecco la foto
Andate avanti fino a quando non deciderete che la corona è proprio della misura che volevate.
Per chiudere la corona utilizzate solo uno dei due fili e avvolgetelo, almeno due volte, attorno all’ultima pigna. Con un tronchesino tagliate il filo in eccesso.
E la parte più impegnativa è fatta !!! Ora potete passare alle rifiniture …

Corona di Benvenuto!
con un pezzo di fettuccia rossa fate un bel fiocco, tagliatene un altro pezzo, della lunghezza che desiderate, e fissate entrambi alla corona utilizzando la colla calda.

Per le piccole corone vi propongo due alternative:

Coroncina porta candela
un semplice fiocchetto rosso, fissato con la colla calda e una candela

Coroncina brinata porta candela
prima di fissare il piccolo fiocco, spennellare le pigne con un po’ di vinavil, far cadere una pioggia di sale fino ed infine capovolgerla per levare la brina in eccesso.



 Queste due coroncine, pur nella loro semplicità, le trovo perfette per allestire una tavola di Natale comunque chic, anzi country chic!
Se nelle prossime ore tornerete a trovarci scoprirete di cosa sto parlando …
p.s. credo che anche Liz abbia in mente qualcosa …

Buon lavoro e a presto
Vale







martedì 21 dicembre 2010

ALBERELLI DI NATALE PER UN APERITIVO


E’ un’idea velocissima, quello che la rende particolare è sicuramente il modo di presentarla.
Si perde un po’ di tempo solo per arricchire gli spiedini con qualche fiocchetto, ma ne vale la pena. Si lo so, mancano pochissimi giorni, io mi sono dedicata a questo lavoretto in un momento di relax, comodamente seduta sul mio divanello, dai dai provateci anche voi!!!

Occorrente
fette di formaggio tipo Casatella o Primosale
tagliabiscotti piccolo albero natale
spiedini di media lunghezza
nastri rossi bassi
un vaso o coppa di vetro
sale fino
nastri oro o del colore che preferite

Come vi dicevo, confezionate innanzitutto gli spiedini: siccome l’alberello verrà fissato sulla parte appuntita dello spiedino, tenete bene a mente questo particolare quando farete il fiocco, altrimenti risulterà capovolto.
Decorate la base del vaso con del nastro dorato e riempitelo con del sale fino: compattate bene la superficie così gli spiedini resteranno ben piantati.
Col tagliabiscotti incidete le fette di formaggio: non devono essere troppo sottili altrimenti quando verranno infilzate sullo spiedino potrebbero rompersi.
Sia la preparazione del vaso che l’intaglio degli alberelli possono essere fatti - in tutta tranquillità - anche il giorno prima.
Poco prima dell’arrivo degli ospiti infilzate gli alberelli sugli spiedini e piantateli nel vaso.
Il tipo di formaggio utilizzato, come mi ha fatto notare una mia amica, non è dei più saporiti, ma è anche vero che ha una consistenza perfetta per tagliarlo con facilità.
 Si potrebbe anche utilizzare la provola, ma io volevo degli alberelli bianchi, candidi come la neve !!!

A presto
Liz

domenica 19 dicembre 2010

ALBERO DI CIOCCOLATO


Ricordate il primo post “un regalino dolce dolce” ? Quello dei pacchettini ? Ricordate che vi avevo parlato di un dolce portato a casa di amici ? Ecco la ricetta !
E’ per un albero di 23 cm di altezza.

per l’albero
100 gr cioccolato fondente
50 gr burro
20 gr zucchero semolato
20 gr farina
30 gr mandorle
2 albumi
zucchero a velo

per la decorazione
qualche pezzetto di cioccolato fondente
smarties piccoli
confetti rossi
pirottino oro (per base albero)
nastro oro (per fiocchetti)
stuzzicadenti (per fiocchetti)
filo ferro oro (per fiocchetti)

Innanzitutto ricordatevi di tirare fuori dal frigo le uova perché, dovendo montare gli albumi a neve, se sono a temperatura ambiente sarà meglio.
Fondere a bagnomaria i seguenti ingredienti: cioccolato, burro e zucchero.
Quando il composto sarà sciolto trasferirlo in una ciotola, farlo riposare per circa 10 minuti e con le frusta, meglio se elettrica, montarlo fino a farlo raffreddare e a renderlo spumoso.
Tagliare le mandorle a coltello, ma se siete di fretta, potete anche tritarle grossolanamente con il mixer.
Riprendere il composto di cioccolato e versare la farina, un poco alla volta, passata attraverso un piccolo setaccio, aggiungere poi anche le mandorle e mescolare bene.
Montare gli albumi, trasferirne una piccola parte nel cioccolato, per renderlo più morbido. Aggiungere poi il composto di cioccolato al resto degli albumi (ricordatevi di mescolare delicatamente dal basso verso l’alto, per evitare di sgonfiarli).
Riempire lo stampo (meglio antiaderente, altrimenti imburratelo), ma non al limite perché durante la cottura il dolce si gonfierà leggermente. Non deve cuocere troppo perché  dovrà risultare morbido e un po’ umido.
Una volta sfornato lasciarlo raffreddare e poi vi consiglio di capovolgerlo direttamente sul piatto da portata per evitare inutili passaggi che potrebbero compromettere l’integrità dell’albero.
L’albero può essere preparato anche il giorno prima e decorato con calma il giorno dopo: in tal caso avvolgete il piatto nella carta di alluminio.

Per decorare: spolverizzare con zucchero a velo ed attaccare con qualche goccia di cioccolato fuso i bon bon che più preferite. Se poi avete voglia di cimentarvi con la confezione dei pacchettini l’albero sarà veramente speciale.

Per i fiocchetti dovete armarvi di tanta pazienza, ma se di sera non siete troppo stanchi e vi avanza un po’ di tempo potete anche farli comodamente seduti sul divano. Provo a spiegare come farli, anche se sarà sicuramente più facile provare: tagliate dei pezzi di circa 10 cm di nastro, incrociate le due estremità in corrispondenza del centro, tenete fermo il nastro al centro con la  punta delle dita, tirate le due estremità per qualche millimetro e date un giro di filo di ferro al centro.
Tagliate la punta di uno stuzzicadenti (lunghezza circa 2 cm) e, incidendo leggermente con un cutter la parte non appuntita, fissate il fiocchetto incastrando il filo dentro alla fessura. Non sono indispensabili, ma sicuramente arricchiscono l’albero.


Ancora una cosa, potete servire questo dolce accompagnandolo con una salsa, magari uno zabaione: conoscete tutti la ricetta ?
Per chi se la fosse persa o non avesse il tempo di cercarla…
2 tuorli, 40 gr zucchero semolato, 150 ml di marsala o spumante dolce
Con la frusta elettrica mescolare i tuorli con lo zucchero e poi aggiungere il marsala, un po’ alla volta. Cuocere a bagnomaria frullando continuamente il composto fino a quando non sarà spumoso e vellutato. Versare in ciotoline individuali oppure in una  salsiera e far raffreddare.
Liz

******************

Ci scusiamo se non riusciamo ad essere molto presenti con le risposte ai vostri commenti, ma dato il periodo credo che i numerosi impegni e la mancanza di tempo siano un problema di tutti.
I prossimi post saranno piuttosto veloci, ma non vogliamo assolutamente rinunciare a proporvi qualche altra idea per il Natale.
Anzi, è probabile che nell’arco della giornata ci siano doppi post ! Seguiteci !!!
Liz & Vale  

venerdì 17 dicembre 2010

INSALATINA DI POLPO

Questa non è la solita insalata, anche se, per gli ingredienti utilizzati, sicuramente l’avrete già assaggiata.
Allora perché dico che non è la solita insalata ? Perché secondo me, servita in questo modo, è diversa J Tante volte offrire un piatto conosciuto rivisitandone l’aspetto riscuote un successo inaspettato. Come avrete capito, sono una convinta sostenitrice del detto “anche l’occhio vuole la sua parte”.

Ingredienti
Polpo surgelato
Patate
Giardiniera
Prezzemolo
Olio
Limone
Aceto di vino bianco
Sale

Per quanto riguarda le dosi, trattandosi di un’insalata,  non credo sia necessario specificarle.
Regolatevi voi, a seconda del vostro numero di invitati.
Leggendo la ricetta capirete meglio quello che vi sto dicendo: decideste di cuocere due polpi non ci sarà alcun problema perché, recuperata la quantità necessaria alla serata, il resto potrete rimetterlo in freezer e conservarlo per alcuni mesi: al momento di un invito inaspettato potrete servire un ottimo antipasto.

Il giorno prima
Scongelare il polpo e cuocerlo come siete abituati.
Io lo faccio cuocere nella pentola a pressione per circa 30 minuti immerso in acqua salata e leggermente acidulata con il succo di mezzo limone.
A cottura ultimata farlo raffreddare nell’acqua di cottura poi, senza sgocciolarlo troppo,  trasferirlo in uno stampo da plumcake, precedentemente rivestito di pellicola trasparente.
Per metterlo bene “in forma”, appoggiare sulla pellicola un pezzo di polistirolo, poi una tavoletta di legno e sopra qualche peso, in modo da pressarlo bene (io ho usato i pesi da sub, gentilmente imprestati da mio marito). Trasferire in freezer.

Il giorno dell’invito
Mettere dell’acqua sul fuoco e nel mentre sbucciare e tagliare le patate e dadini.
Quando l’acqua bolle salare, versare un cucchiaio di aceto e poi aggiungere le patate. Senza perderle di vista, cuocerle per qualche minuto e poi scolarle: attenzione a non farle cuocere troppo, non devono assolutamente disfarsi. Quando si saranno raffreddate condirle con un pizzico di sale e un filo di olio.

Scolare la giardiniera e tagliarla a piccolissimi pezzi.

Tirare fuori dal freezer il polpo, toglierlo dallo stampo e,dopo circa 20/30 minuti (non di più perché non dovete scongelarlo), utilizzando un coltello affilatissimo, tagliarlo a fettine piuttosto sottili e trasferirle in un largo piatto

Preparare una citronette con limone sale e olio e, solo dopo aver emulsionato bene, aggiungere un po’ di prezzemolo tritato. Appena il polpo risulterà completamente scongelato versare il condimento e mescolare delicatamente: a questo punto le fette del carpaccio di polpo si separeranno.

Comporre il piatto mettendo qualche dadino di patate, un po’ di giardiniera, qualche pezzetto di polpo e un filo di olio.
Ed ecco perché non è la solita insalata: il polpo si scioglie in bocca.
Ma, se devo essere sincera, la foto non rende giustizia e non per colpa del mio fotografo preferito J
Quindi, altre due proposte, un po’ più impegnative, ma decisamente più coreografiche

  • Bicchiere “martini”: sul fondo dadini di patate, sopra qualche pezzetto di giardiniera, infine il polpo e un giro di olio

oppure
  • Coppapasta: ho utilizzato quello rettangolare, sul fondo patate leggermente schiacciate con i rebbi di una forchetta (in tal caso prolungare la cottura affinché siano più morbide) un sottilissimo strato di dadini di giardiniera e infine il polpo e solito filo di olio.

In entrambi i casi non deve mancare un ciuffetto di prezzemolo.

Sono curiosa di sapere se l’avete provata e soprattutto come l’avete proposta J
Liz
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